Ricordo la mia prima visita in Spagna. Ero con la famiglia in un viaggio in comitiva in autobus. Barcellona e Madrid, le due città maggiori, erano collegate da una statale stretta e tortuosa, in mezzo a deserti desolati, tanto simili a quelli dell'Ovest statunitense da essere scelti come scenario di molti spaghetti Western. Ci fermammo in un bar. Il pavimento era tapezzato da cartacce e mozziconi. La cosa era tollerata se non apprezzata dai titolari, significava che il bar era popolare. Mi colpì l'espressione di stupore della guida quando gli fu detto che la comitiva era composta principalmente da pensionati: “Pensionati? Si possono permettere un viaggio in Spagna?” Che contrasto con i pensionati (los Jubilados) Spagnoli che all'epoca, così almeno diceva lui, erano quasi alla fame.
Una pregunta por usted
Vent'anni ed è cambiato tutto. Leggevo una tabella che raffronta il costo dei parlamentari nei vari paesi. L'Italia è in testa alla classifica con 1.531.952 euro, la Spagna all'ultimo posto con 257.330. Un Euro parlamentare Spagnolo percepisce 40000 euro, un suo collega Italiano 150.000.
Qualche tempo fa Zapatero partecipò ad un talk show “Una pregunta por usted” in cui rispondeva alle domande del pubblico. Qualcuno gli chiese de prezzo del latte e non seppe rispondere. La cosa fece scalpore.
'Che ci si puó aspettare da uno che guadagna ben 3000 euro al mese?' Mi fu detto. Mi sono vergognato a far notare che in Italia quella somma andrebbe moltiplicata per dieci o quasi, e che i nostri politici sono molto ma molto meno precari dei loro.
Zapatero e i Co.co.co
Ora, su questa questione di stipendi e rimborsi dei parlamentari si fa molta demagogia. IN realtà anche se fossero tutto ad un tratto azzerati non cambierebbe francamente molto. Ogni Italiano spende 16 euro per il proprio parlamento, uno Spagnolo 2. Non è sarebbe certo questo tipo risparmio a risolvere i problemi della finanze degli stati. Peró é comunque un segnale, un indicatore sulla qualità delle classi dirigenti, e sul livello di parsimonia di un paese. Infatti in Spagna il debito pubblico è pressocché inesistente, il bilancio dello stato è in attivo. Il risultato è che si possono fare cose interessanti. Cito da un articolo di giornale:
“Il governo ha annunciato che aiuterà con 210 euro al mese i giovani spagnoli per l’affitto di un appartamento. Per poter ricevere la sovvenzione bisogna avere un’età compresa fra i 22 e i 30 anni e un reddito annuale lordo che non superi i 22mila euro.”
Avessero alzato la soglia a 36mila ne avrebbe avuto diritto anche il capo del governo. In Spagna, non in Italia. Un altro articolo recita:
“..le nostre strade sono le stesse da 30 anni mentre invece gli altri Paesi europei con i quali ci confrontiamo hanno una crescita delle infrastrutture impressionante. L’esempio della Spagna è sotto gli occhi di tutti: tra il 1995 ed il 2003, la lunghezza della loro rete autostradale è cresciuta del 5% l’anno, ed oggi hanno un’estensione chilometrica pari a quella della Francia, paese più grande d’Europa.”
Sono decisamente cambiate le cose rispetto al 1986.
"Bamboccioni" International
Si parla molto di quei tanti troppi non più tanto giovani italiani bisognosi di premure materne anche in tarda età troppo poco desiderosi di farsi una vita propria, i cosiddetti "Bamboccioni". Ne parlavano in una trasmissione, non ricordo quale, si diceva che il 65% dei giovani Italiani vive a casa con i genitori contro il 20-25% degli altri paesi Europei ed udite, udite il 10% della Spagna.
L'erba del vicino ci sembra sempre molto più verde della nostra, compresa quella spagnola. Però che la Spagna la faccia franca con solo 10 “bamboccioni” su cento, per quello che vedo, mi sembra poco credibile. Anche qui son in tanti a vivere fino a tarda età con i genitori. ( ¿Papá, me ayudas a emanciparme?). Parla di tanti giovani emancipati per modo di dire, che mangiano dalla mamma, che le affibiano i loro bebè, e che dai genitori si fanno fare la spesa. Vengono elencate varie cause: i 'salari spazzatura', la precarità lavorativa, i costi delle case.
E non solo in Spagna. Anche il Giappone a quanto pare è pieno zeppo di quarantenni ancora a casa con i genitori. Non ci sono più i Samurai di una volta. Ne parlavano in un documentario della tve. Per gli stessi identici motivi di cui parlava l'articolo del Paìs per la Spagna. Forse la questione e un po' più complessa di come ce la raccontano, irrisolta anche nella Spagna del boom, degli investimenti e della buona amministrazione, con una generazione stretta nella morsa tra speculazione immobiliare e da precarietà lavorativa. Almeno qui se ne parla.
I remember my first visit to Spain. I was with my family on a group bus trip. Barcelona and Madrid, the two major cities, were connected by a narrow and winding highway, amidst desolate deserts, so similar to those of the American West that they were chosen as the backdrop for many spaghetti Western movies. We stopped at a bar. The floor was littered with papers and cigarette butts. It was tolerated, if not appreciated, by the owners, which meant that the bar was popular. I was struck by the guide's expression of astonishment when he was told that the group was mainly composed of retirees: "Retirees? Can they afford a trip to Spain?" What a contrast with the Spanish retirees (los Jubilados) who, at that time, according to him, were almost starving.
Una pregunta por usted
Twenty years have passed and everything has changed. I was reading a table comparing the cost of Parliament Members in different countries. Italy is at the top of the list with 1,531,952 euros, while Spain is at the bottom with 257,330 euros. A Spanish MEP receives 40,000 euros, while their Italian counterpart receives 150,000 euros.
A while ago, Zapatero participated in a talk show called "Una pregunta por usted," where he answered questions from the audience. Someone asked him about the price of milk, and he didn't know how to answer. It caused a stir.
"What can you expect from someone who earns a whopping 3,000 euros per month?" I was told. I felt ashamed to point out that in Italy, that amount would be multiplied by ten or almost, and that our politicians are much, much less precarious than theirs.
Zapatero and the Co.co.co
Now, there is a lot of demagoguery about the salaries and reimbursements of Parliament Members. Actually, even if they were all suddenly eliminated, it frankly wouldn't change much. Each Italian spends 16 euros for their parliament, while a Spaniard spends 2 euros. This type of saving certainly wouldn't solve the problems of state finances. However, it is still a signal, an indicator of the quality of the ruling classes and the level of frugality in a country. In fact, in Spain, public debt is almost nonexistent, and the state budget is in surplus. The result is that interesting things can be done. I quote from a newspaper article:
"The government announced that it will provide 210 euros per month to help young Spaniards rent an apartment. To be eligible for the subsidy, one must be between 22 and 30 years old and have a gross annual income not exceeding 22,000 euros."
If they had raised the threshold to 36,000 euros, even the head of the government would have been entitled to it. In Spain, not in Italy. Another article reads:
"...our roads have been the same for 30 years, while the other European countries we compare ourselves to have had an impressive growth in infrastructure. The example of Spain is evident to all: between 1995 and 2003, the length of their highway network grew by 5% per year, and today they have a total length equivalent to that of France, the largest country in Europe."
Things have definitely changed compared to 1986.
"Bamboccioni" International
There is much talk about the many, too many not-so-young Italians in need of maternal care even at a late age, who are not very eager to make a life of their own, the so-called "Bamboccioni" (big babies). They were discussing it on a show, I don't remember which one, and it was said that 65% of young Italians live at home with their parents, compared to 20-25% in other European countries, and listen to this, only 10% in Spain.
The grass is always greener on the other side, including the Spanish one. But it seems hardly credible that Spain gets away with only 10 "big babies" out of a hundred, from what I see. Here too, many people live with their parents until a late age. (Papá, me ayudas a emanciparme?). It talks about many young people who are emancipated only in name, who still rely on their mothers for meals, who entrust their babies to them, and who have their parents do their grocery shopping. Various causes are listed: "garbage wages," job insecurity, housing costs.
And not only in Spain. Apparently, Japan is also full of forty-year-olds still living with their parents. The samurais of the past are no more. They were talking about it in a documentary on TV. For the very same reasons discussed in the article about Spain. Perhaps the issue is a bit more complex than how it is portrayed to us, unresolved even in Spain during the boom, investments, and good administration, with a generation caught in the grip of real estate speculation and job insecurity. At least here, we talk about it.
Recuerdo mi primera visita a España. Estaba con mi familia en un viaje en grupo en autobús. Barcelona y Madrid, las dos principales ciudades, estaban conectadas por una carretera estrecha y sinuosa, en medio de desiertos desolados, tan similares a los del Oeste estadounidense que fueron elegidos como escenario de muchas películas del Spaghetti Western. Nos detuvimos en un bar. El suelo estaba lleno de papeles y colillas de cigarrillos. Era tolerado, si no apreciado, por los propietarios, lo que significaba que el bar era popular. Me impactó la expresión de asombro del guía cuando le dijeron que el grupo estaba compuesto principalmente por jubilados: "¿Jubilados? ¿Se pueden permitir un viaje a España?" Qué contraste con los jubilados españoles (los Jubilados) que, según él, en aquel entonces casi pasaban hambre.
Una pregunta por usted
Han pasado veinte años y todo ha cambiado. Estaba leyendo una tabla que compara el costo de los parlamentarios en diferentes países. Italia encabeza la lista con 1.531.952 euros, mientras que España está en último lugar con 257.330 euros. Un eurodiputado español recibe 40.000 euros, mientras que su homólogo italiano recibe 150.000 euros.
Hace un tiempo, Zapatero participó en un programa de entrevistas llamado "Una pregunta por usted", donde respondía preguntas del público. Alguien le preguntó sobre el precio de la leche y él no supo cómo responder. Eso causó revuelo.
"¿Qué se puede esperar de alguien que gana una gran suma de 3.000 euros al mes?", me dijeron. Me sentí avergonzado de señalar que en Italia esa cantidad se multiplicaría por diez o casi, y que nuestros políticos son mucho, mucho menos precarios que los suyos.
Zapatero y los Co.co.co
Ahora bien, se hace mucha demagogia sobre los salarios y reembolsos de los parlamentarios. En realidad, incluso si todos fueran eliminados de repente, francamente no cambiaría mucho. Cada italiano gasta 16 euros en su parlamento, mientras que un español gasta 2 euros. Este tipo de ahorro ciertamente no resolvería los problemas de las finanzas del Estado. Sin embargo, sigue siendo una señal, un indicador de la calidad de las clases dirigentes y del nivel de frugalidad en un país. De hecho, en España, la deuda pública es casi inexistente y el presupuesto del Estado tiene superávit. El resultado es que se pueden hacer cosas interesantes. Cito un artículo de periódico:
"El gobierno anunció que ayudará con 210 euros al mes a los jóvenes españoles para alquilar un apartamento. Para ser elegible para la subvención, se debe tener entre 22 y 30 años y un ingreso anual bruto que no supere los 22.000 euros".
Si hubieran elevado el umbral a 36.000 euros, incluso el jefe de gobierno habría tenido derecho a ello. En España, no en Italia. Otro artículo dice:
"...nuestras carreteras son las mismas desde hace 30 años, mientras que otros países europeos con los que nos comparamos tienen un crecimiento impresionante en infraestructuras. El ejemplo de España está a la vista de todos: entre 1995 y 2003, la longitud de su red de autopistas creció un 5% al año y ahora tienen una extensión similar a la de Francia, el país más grande de Europa".
Definitivamente, las cosas han cambiado desde 1986.
"Bamboccioni" International
Se habla mucho de esos muchos, demasiados italianos que ya no son tan jóvenes y necesitan cuidados maternos incluso a una edad avanzada, los llamados "Bamboccioni" (niños grandes). Se hablaba de ello en un programa, no recuerdo cuál, y se dijo que el 65% de los jóvenes italianos viven en casa con sus padres, en comparación con el 20-25% en otros países europeos, y escucha esto, solo el 10% en España.
La hierba siempre parece más verde en el otro lado, incluyendo la española. Pero parece poco creíble que España se libre con solo 10 "bamboccioni" de cada cien, por lo que veo. Aquí también, muchas personas viven con sus padres hasta una edad avanzada. (¿Papá, me ayudas a emanciparme?). Habla de muchos jóvenes que están emancipados solo de nombre, que todavía dependen de sus madres para las comidas, que les confían a ellas a sus bebés y que hacen la compra con sus padres. Se enumeran varias causas: "salarios basura", inseguridad laboral, costos de vivienda.
Y no solo en España. Al parecer, Japón también está lleno de cuarentones que todavía viven con sus padres. Los samuráis del pasado ya no existen. Hablaban de ello en un documental de televisión. Por las mismas razones que se mencionaban en el artículo sobre España. Quizás el problema sea un poco más complejo de lo que nos hacen creer, sin resolver incluso en España durante el auge, las inversiones y la buena administración, con una generación atrapada entre la especulación inmobiliaria y la precariedad laboral. Al menos aquí, hablamos de ello.